Ottavo titolo agli Australian Open, 17esimo complessivo nel Grande Slam. Sono numeri che bastano da soli a definire la grandezza di Novak Djokovic e lo collocano certamente tra i più forti tennisti di ogni epoca. Eppure il cruccio di Nole, ancora oggi, è quello di essere considerato una sorta di 'terzo incomodo': l'uomo che si è inserito nel 'divino' duello tra Roger Federer e Rafa Nadal e li insidia per lo scettro del GOAT (greatest of all times). Su quest'ultimo argomento il discorso è più complesso ed il dibattito ci sarà sempre tra gli appassionati di Tennis, anche perché bisogna tener conto non solo dei 'Fab 3', ma anche di coloro che li hanno preceduti mentre nelle epoche future si terrà conto anche dei successori.

Certamente Djokovic non è ben visto dagli 'integralisti del Fedal' (un virtuale gruppo che mette insieme i fan più accesi di Federer e Nadal), ma bisogna ammettere che, grazie alla carta d'identità più fresca, potrebbe superarli entrambi se parliamo di vittorie in cifre. Così anche nella finale di Melbourne vinta contro Thiem, qualcuno ha trovato il modo di polemizzare su almeno un paio di episodi che hanno visto il serbo protagonista e non propriamente di tennis giocato. Ad iniziare dalla sua plateale polemica con il giudice di sedia.

'Con il giudice solo uno scambio di parole'

“Ottimo lavoro, soprattutto per il secondo warning. Bravo, ora sei diventato famoso. Missione compiuta”. Sarebbero state queste le parole rivolte da Nole al giudice di sedia nel momento in cui gli sono stati inflitti due warning nello stesso game per via di un violation time al servizio.

"Sono d'accordo per il primo, ma il secondo non era necessario - spiegherà poi il numero uno del mondo - anche se credo che avrei potuto reagire in maniera diversa. Era un momento importante in cui poi ho perso il set. Non sapevo che questo fosse proibito, ma abbiamo avuto solo uno scambio di parole. Non ho insultato nessuno".

Sul MTO: 'Mi girava la testa e mi sentivo senza energie'

Riguardo al Medical Time Out, chiamato peraltro anche nella semifinale contro Roger Federer, qualche 'malizioso' ha voluto leggere una 'tattica' di Novak per recuperare in qualche modo da una situazione non facile. "Non ero infortunato - spiega - ma era una strana situazione perché ogni volta che andavo a servire mi girava la testa e mi sentivo senza energie.

Ho solo cercato di recuperarle, dopo infatti fortunatamente sono stato molto meglio". Lo stesso accadimento avrebbe caratterizzato il MTO del match con Federer: "Con Roger è stato più o meno lo stesso motivo, ma davvero è difficile da spiegare. I medici mi hanno detto che ero disidratato e dovevo bere il più possibile".