Nella giornata di ieri, mercoledì 22 settembre, si è svolta la prova della staffetta mista valevole per i mondiali di ciclismo. Alla gara (nella quale l'Italia ha conquistato il bronzo) ha preso parte anche la squadra della Gran Bretagna, che alla fine della corsa si è posizionata lontana dal podio. Tuttavia, nelle ultime ore è nata una polemica contro alcuni dei corridori britannici: Dan Bigham e Alex Dowsett. Durante la corsa, infatti, le telecamere hanno ripreso i due ciclisti mentre erano intenti a posizionare qualcosa all'interno delle loro tute.

I corridori britannici avrebbero inserito l'oggetto (probabilmente una radio) in una grande tasca imbottita

La polemica è stata innescata sin da subito dai commentatori di Eurosport britannico, come riporta il portale specializzato inglese Cycling News. Michael Hutchinson, in particolare, avrebbe sin da subito esposto le proprie preoccupazioni per un gesto che poteva falsare le prestazioni: a seconda del tipo di oggetto inserito e della sua posizione, infatti, i corridori potrebbero ottenere dei "vantaggi aerodinamici". Inizialmente, comunque, non era chiaro cosa fosse stato effettivamente inserito nella tuta. Una spiegazione è arrivata da Xavier Disley, esperto di aerodinamica. L'uomo ha infatti spiegato al portale britannico che l'oggetto inserito dai corridori era una radio, che era inserita a sua volta in una sorta di enorme tasca imbottita.

Tale oggetto è stato posizionato nella parte anteriore della tuta.

Il posizionamento della radio nel petto è pratica comune, ma la tasca imbottita desta sospetti

Come spiegato dallo stesso Disley è pratica comune, per i corridori, inserire le radio nella parte anteriore della tuta. Ciò perché, dal punto di vista aerodinamico, un posizionamento nella zona della schiena porterebbe a delle performance penalizzate.

A dimostrazione di questo, vi è la nazionale del Belgio: anche loro, infatti, avevano la radio integrata nella parte anteriore della tuta. Ciò che desta sospetti, però, è la tasca nella quale la radio era inserita. Peraltro, tale tasca non era presente nella tuta di John Archibald, terzo corridore del team britannico.

Durante le interviste post gara, Bingham ha confermato che l'oggetto in questione era una radio, affermando di averla posta all'altezza del petto per un vantaggio aerodinamico e per questioni di sicurezza: una caduta con la radio nella schiena potrebbe infatti avere delle conseguenze più gravi.

Tuttavia, non ha svelato alcun dettaglio né sulle dimensioni della radio, né sull'involucro nella quale era avvolta. Dowsett, invece, ha tenuto a respingere al mittente le accuse su eventuali irregolarità, ricordando che ogni corridore viene sottoposto a regolari controlli dell'Uci. Quest'ultima, come riporta Cycling News, non si è ancora pronunciata sulla regolarità delle azioni della Gran Bretagna.