Tyson Fury vs Deontay Wilder atto terzo, si combatte alla T-Mobile Arena di Las Vegas il 9 ottobre prossimo, quando in Italia sarà notte inoltrata. Entrambi sono al primo match dopo quello 'drammatico' che li vide contrapposti sempre a Las Vegas, ma alla MGM Grand Arena, il 22 febbraio dell'anno scorso: Fury inflisse a Wilder la prima sconfitta della carriera vincendo per tko in sette round e strappando dunque al rivale la cintura mondiale dei pesi massimi versione Wbc. In precedenza si erano affrontati a Los Angeles, l'1 dicembre del 2018, match concluso con un pari.
Si chiude dunque la trilogia (dovrebbe essere l'ultimo match, soprattutto se a vincere sarà ancora Fury, ndr) e questo combattimento è stato fortemente voluto da Wilder protagonista di una battaglia legale per far rispettare a Fury la 'clausola di rematch' inserita nel contratto dell'incontro del 22 febbraio 2020. Il britannico infatti sembrava proiettato verso il match per il titolo indiscusso contro l'allora detentore delle altre corone dei pesi massimi, Anthony Joshua. Oggi le cose sono completamente cambiate, a iniziare da Joshua che ha recentemente perso i suoi titoli al cospetto di Oleksandr Usyk. Non è ovviamente la prima 'trilogia' tra i pesi massimi, alcune hanno avuto contorni decisamente epici nella storia del pugilato.
Floyd Patterson vs Ingemar Johansson
La prima, grande trilogia in ordine di tempo è quella che vide avversari tra la fine degli anni '50 e l'inizio del decennio successivo Floyd Patterson e Ingemar Johansson. Il primo atto fu nel giugno del 1959 quando Patterson che deteneva il titolo venne letteralmente travolto dallo sfidante svedese che lo mise ko in tre round sul ring dello Yankee Stadium di New York (il campione andò al tappeto addirittura sette volte nel terzo round).
Nel rematch disputato al Polo Grond di New York esattamente un anno dopo, Patterson si riprese il titolo spedendo knock out Johansson nel quinto round. Ancora più emozionante il terzo combattimento disputato a Miami il 13 marzo 1961 con il campione del mondo che tocca il tappeto due volte nella prima ripresa prima di 'restituire il favore' al peso massimo scandinavo sempre nei primi 3', per poi mettere fine all'incontro per ko nella sesta ripresa.
Di tutte le trilogie è senza dubbio la più 'movimentata', considerato l'alto numero di knock down e le poche riprese disputate: sono 14 spalmate su tre combattimenti, meno della distanza di un match dell'epoca che si disputava sui 15 round.
Le storiche trilogie di Muhammad Ali contro Joe Frazier e Ken Norton
Con la triplice sfida tra Muhammad Ali e Joe Frazier la storia della Boxe diventa leggenda. 'Smokin' Joe' deteneva il titolo nel marzo del 1971 quando diede all'ex campione - che nel frattempo era rientrato sul ring battendo Jerry Quarry e Oscar Bonavena tre anni dopo la famosa squalifica imposta per il 'rifiuto del Vietnam' - una nuova chance iridata. Frazier vinse ai punti in 15 round infliggendo ad Ali la prima sconfitta della carriera e mettendolo anche knock down nell'ultimo round.
La rivincita, non valida per il titolo, ebbe luogo al Madison Square Garden nel 1974 e vide Muhammad Ali prevalere ai punti con verdetto unanime, dieci mesi dopo questo match 'The Greatest' sarebbe risalito sul trono dei pesi massimi battendo George Foreman nel mitico 'Rumble in the Jungle'. L'ultimo match tra i due è il più violento e drammatico, 'The Thrilla in Manila' si combatte per l'appunto nella capitale delle Filippine il primo ottobre del 1975 con Ali che difende il titolo e lo conserva per il ritiro del suo avversario che getta la spugna prima dell'inizio del 15° e ultimo round: un sospiro di sollievo per il campione, davvero allo stremo delle forze. L'altra trilogia che vede protagonista Muhammad Ali è quella contro Ken Norton: primo combattimento vinto da quest'ultimo, ai punti per verdetto non unanime, il 31 marzo 1973.
Immediato il rematch in cui Ali si prende la rivincita, sempre a punti e sempre con verdetto non unanime, sei mesi dopo. Tra Ali e Norton c'è un solo match valido per il titolo mondiale ed è quello del 1976 in cui il primo tiene la cintura al termine di 15 riprese che lo vedono vincitore, stavolta con i tre giudici tutti d'accordo, ma il verdetto (sinceramente discutibile) viene contestato da Norton che ritiene di aver vinto almeno 9 riprese.
Evander Holyfield, le lunghe sfide con Riddick Bowe e John Ruiz
La trilogia in questione ha avuto meno eco mediatica rispetto a quelle fin qui elencate, ma si tratta di tre combattimenti davvero intensi e pieni di colpi di scena. Evander Holyfield era campione indiscusso dei pesi massimi quando affrontò Riddick Bowe a Las Vegsa, il 13 novembre 1992 e ci rimise le cinture perdendo ai punti per verdetto unanime in 12 round.
Il rematch si disputa un anno dopo sempre a Las Vegas ed è un incontro surreale a causa della lunga interruzione di 21 minuti dovuta a un esaltato in parapendio, non nuovo a queste 'imprese', che si lancia sul ring nel settimo round. Alla fine, comunque, vince Holyfield in 12 round con un discusso majority. Il terzo match non vede titoli in palio nel 1995 e viene vinto da Bowe per tko all'ottavo round grazie a un tremendo gancio al volto dell'avversario proprio quando sembrava che quest'ultimo stesse prendendo il sopravvento. Alle soglie del terzo millennio Holyfield sarà protagonista di un'altra trilogia contro John Ruiz con una vittoria ai punti nell'agosto 2000, una sconfitta sempre ai punti a marzo del 2001 e un pari a dicembre dello stesso anno: tutti i combattimenti erano validi per il titolo mondiale dei pesi massimi versione Wba.