Alle Olimpiadi di Parigi 2024 l’Italia si è confermata sul podio olimpico nell’inseguimento a squadre maschile del Ciclismo su pista. Il quartetto formato da Filippo Ganna, Simone Consonni, Francesco Lamon e Jonathan Milan, dopo il titolo olimpico di Tokyo 2020, ha conquistato a Parigi la medaglia di bronzo. Gli azzurri hanno battuto la Danimarca, dopo essersi dovuti arrendere in semifinale contro l’Australia, che si è imposta nettamente con il nuovo record del mondo e ha poi ottenuto il titolo, superando in finale la Gran Bretagna. Il risultato del quartetto azzurro fa entrare nella storia del ciclismo italiano Filippo Ganna, che eguaglia il record di medaglie olimpiche di Sergio Bianchetto, ma allo stesso tempo ne realizza uno nuovo.
Filippo Ganna: un nuovo primato per il ciclismo italiano alle Olimpiadi
A Parigi 2024 Filippo Ganna ha realizzato un’impresa storica, ottenendo la sua terza medaglia olimpica, un risultato che gli permette di diventare l’atleta italiano con più medaglie nel ciclismo alle Olimpiadi, eguagliando Sergio Bianchetto. Rispetto a quest’ultimo, Ganna detiene però un primato ulteriore, visto che è l’unico ciclista azzurro ad aver conquistato tre medaglie olimpiche tra pista e strada. Proprio questo fattore rende unica la prestazione del corridore nativo di Verbania. Infatti in questa rassegna a cinque cerchi Ganna ha saputo vincere una medaglia sia su strada che su pista, mostrando una perfetta capacità di recuperare dagli sforzi e una preparazione ottimale per entrambe le specialità.
Ganna ha conquistato la prima medaglia italiana di queste Olimpiadi parigine, con l’argento nella cronometro su strada, alle spalle del belga Remco Evenepoel. L’azzurro ha avuto qualche difficoltà sul percorso bagnato, ma è stato bravo ad evitare di cadere e con una grande progressione nella parte finale del percorso è riuscito a salire sul podio.
Nove giorni dopo è tornato a gareggiare, questa volta in pista, per le qualificazioni dell'inseguimento a squadre, insieme ai compagni. A Tokyo 2020 la sua prestazione eccezionale aveva trascinato l’Italia verso la vittoria, questa volta non è riuscito a fare la differenza come allora, ma ha comunque dato un contributo decisivo per il bronzo.
Il prossimo obiettivo sarà quello di essere protagonista anche a Los Angeles 2028, per aumentare ulteriormente il suo palmares di medaglie olimpiche.
Sergio Bianchetto: le tre medaglie olimpiche conquistate negli anni ‘60
Per ritrovare un ciclista azzurro in grado di conquistare tre medaglie alle Olimpiadi bisogna tornare agli anni ‘60, quando Sergio Bianchetto fu protagonista di quel periodo in cui l’Italia dominava nel ciclismo su pista. A Roma 1960 Bianchetto conquistò la medaglia d’oro nel tandem insieme a Giuseppe Beghetto. Questa specialità ha fatto parte del programma olimpico fino ai Giochi del 1972 e aveva la caratteristica peculiare di svolgersi sul tandem, un particolare tipo di bicicletta in cui si pedala in due.
Il corridore veneto sì confermò campione olimpico nel tandem anche a Tokyo 1964, questa volta in coppia con Angelo Damiano. Nella stessa edizione, Bianchetto riuscì a conquistare un’altra medaglia, sempre su pista, nella specialità della velocità, ottenendo l’argento alle spalle di un altro italiano, Vanni Pettenella. Dopo le Olimpiadi in Giappone, Bianchetto passò professionista e riuscì a conquistare il titolo di campione italiano nella velocità nel 1966.