Il 23 luglio è fissata la scadenza per l’invio online del modello 730 precompilato all’Agenzia delle Entrate. Si avvicinano, quindi, scadenze importanti per la dichiarazione dei redditi 2018, anche perché, sulla base di quanto contenuto nel modello precompilato e delle detrazioni inserite a cura del contribuente, il fisco effettuerà i dovuti calcoli per determinare gli eventuali rimborsi Irpef da accreditare direttamente in busta paga o sul cedolino della pensione.

730 precompilato, la scadenza del 23 luglio

Mancano pochi giorni, quindi, alla scadenza del 23 luglio, ultima data stabilita dall’Agenzia delle Entrate per mettersi in regola con la presentazione del modello 730 precompilato da parte dei contribuenti che hanno scelto di non affidarsi ai servizi di un Caf o di un professionista abilitato.

Ricordiamo che, per inviare il 730 precompilato, è necessario innanzitutto scaricare la dichiarazione, dopo aver effettuato l’accesso all’area riservata del sito di Agenzia delle Entrate, e verificare i dati inseriti, con particolare attenzione alle detrazioni. E’ proprio su questa voce che possono essere necessarie integrazioni o correzioni da parte del contribuente prima di rimandare la dichiarazione all’Agenzia delle Entrate.

Sulla base delle correzioni apportate, il fisco procederà ad un ricalcolo delle imposte in base al quale può risultare che il contribuente abbia pagato più Tasse rispetto a quanto effettivamente dovuto. In tal caso, scattano i successivi rimborsi Irpef che potranno essere accreditati direttamente in busta paga o sul cedolino della pensione per i titolari di trattamenti previdenziali.

Rimborso Irpef in busta paga o con la pensione

Le detrazioni fiscali, infatti, da inserire nelle sezioni I, III e IV del quadro E, possono dare origine, purché correttamente quietanzate e documentate, a dei crediti d’imposta che potranno essere versati al contribuente direttamente dal sostituto d’imposta. Nel caso in cui non ci sia un sostituto, il rimborso Irpef potrà essere accreditato direttamente sul conto corrente del contribuente, purché questi abbia indicato l’Iban sul modello 730.

In caso contrario, questi sarà invitato a recarsi presso lo sportello di un qualsiasi ufficio postale per incassare il rimborso.

Per quanto riguarda le tempistiche del rimborso Irpef, i lavoratori dipendenti potranno riceverlo dal proprio datore di lavoro già nella busta paga relativa allo stipendio del mese di luglio, mentre i pensionati lo riceveranno dall’Inps col cedolino della pensione di agosto o, al più tardi, di settembre.

Nelle istruzioni per la compilazione del modello 730, l’Agenzia delle Entrate ricorda, comunque, che c’è la possibilità di usare l’eventuale credito risultante dal ricalcolo delle imposte per pagare, a compensazione, tutte le tasse che è possibile versare attraverso l’F24 come, ad esempio, l’Imu.