Real Madrid, Shakhtar Donetsk e Borussia Mönchengladbach: l'urna di Ginevra che ha dato vita ai gironi della Champions League 2020/2021 regala all'Inter brividi assolutamente 'storici'. Se da un lato la squadra che fa più 'paura' è certamente il Real, dall'altro ci sono amarcord che fanno brillare gli occhi ai tifosi più maturi e agli appassionati di statistiche, legati non solo ai blancos di Spagna. Se contro il Real Madrid, nel 1964, si aprì il ciclo europeo della Grande Inter, contro l'allora sconosciuta formazione tedesca del Borussia Mönchengladbach si disputò una delle ultime pagine di quell'epopea dove i 'resti' dello squadrone nerazzurro che aveva dominato il calcio europeo incassarono una sconfitta epica, cancellata da una lattina: correva l'anno 1971.

Inter-Real, una 'classica' che torna dopo oltre vent'anni

Gioie e dolori per i tifosi nerazzurri contro il Real Madrid. Eppure la prima, quella che non si scorda mai, è forse la pagina più bella della storia interista: il 27 maggio del 1964, battendo 3-1 gli spagnoli a Vienna, l'Inter di Helenio Hererera, Mazzola, Facchetti, Suarez e Corso vinceva la prima delle sue tre coppe dei campioni. Gli incroci tra nerazzurri e blancos hanno scandito gli anni '60 e sono tornati in auge negli anni '80. Per quanto riguarda il nuovo format della massima competizione europea, solo una volta sono state avversarie in una fase a gironi: era la Champions edizione 1998/99 con il Real Madrid che vinse 2-0 il confronto casalingo e l'Inter che fece sua la gara di Milano, 3-1 con Roberto Baggio in gran spolvero autore di una doppietta: si tratta dell'ultima sfida ufficiale tra le due formazioni.

Da Vienna a Milano passando le per le 'corride' di Madrid

Complessivamente sono 15 i confronti tra Inter e Real nelle coppe europee con 7 vittorie nerazzurre, 2 pareggi e 6 vittorie delle merengues. Bisogna però dire che nelle sfide andata e ritorno con in palio il passaggio del turno, l'Inter è riuscita nella missione solo una volta su sei.

Nel dettaglio, dopo la finale di Vienna del 1964 vinta 3-1 dai nerazzurri (doppietta di Mazzola e gol di Milani), il Real ebbe la sua 'vendetta' nelle semifinali di Coppa dei Campioni della stagione 1965/66 (vittoria casalinga per 1-0 e pareggio 1-1 a Milano). Le due formazioni si affrontarono in semifinale anche nella Coppa dei Campioni 1966/67 e una grandissima Inter espugnò 2-0 il Bernabeu dopo aver vinto 1-0 la gara tra le mura amiche.

Facciamo poi un salto temporale di 14 anni, a un'altra semifinale di Coppa dei Campioni nella stagione 1980/81 dove il Real ebbe la meglio grazie al successo casalingo per 2-0 con i nerazzurri che si presero la platonica soddisfazione di vincere al ritorno per 1-0, purtroppo insufficiente per l'accesso in finale. Due anni dopo Inter e Real Madrid sono nuovamente avversarie nel quarti di Coppa delle Coppe 1982/83, passano sempre gli spagnoli grazie al 2-1 interno dopo aver pareggiato 1-1 la gara di Milano. Si arriva dunque alle 'corride', quelle folli 'remuntade' che per due stagioni di fila sbarrano all'Inter la strada verso la finale di Coppa Uefa: nella stagione 1984/85, infatti, il Real ribalta lo 0-2 subito al 'Meazza' in un 3-0, stesso trofeo e sempre penultimo atto nell'annata 1985/86 con l'1-3 incassato a Milano che viene 'cancellato' da un roboante 5-1 dopo i tempi supplementari.

Le ultime due sfide le abbiamo già citato, quelle della fase a gironi di Champions edizione 1998/99: l'ultima in particolare vinta 3-1 dai nerazzurri venne disputata a San Siro il 25 novembre 1998.

La partita della lattina

Meno precedenti tra Inter e Borussia Mönchengladbach, ma il primo resta impresso nella storia del calcio italiano ed europeo. Le due squadre si affrontano al secondo turno della Coppa dei Campioni 1971/72 e nonostante la vittoria per il secondo anno di fila della Bundesliga, la giovane squadra tedesca sembra poco più di una formalità ai malinformati nerazzurri. Ma nel match d'andata disputato nel piccolo Bökelbergstadion, in una città di provincia dal nome quasi impronunciabile, sulla squadra allenata da Gianni Invernizzi cala la notte: il pirotecnico attacco teutonico guidato da talenti puri come Netzer, Le Fevre, Heynckes e Sieloff si rivela devastante, lo stadio è una bolgia e al 29' con il Borussia che conduce 2-1' l'Inter perde Boninsegna che si accascia sul prato dopo essere stato colpito da qualcosa piombato giù dagli spalti: si tratterebbe di una lattina di Coca Cola, a ogni modo il centravanti non può più proseguire.

L'Inter perde la testa, le staffe e la concentrazione, il tabellino a fine partita segna un incredibile 7-1 per i tedeschi sul quale però peserà il reclamo nerazzurro. Secondo la visione interista, infatti, l'uscita di Boninsegna ha pregiudicato la prestazione della squadra: il talento legale di Peppino Prisco la vince, l'Uefa accoglie il reclamo e il match va ripetuto. Si giocherà però a campi invertiti, andata a Milano e ritorno sul neutro di Berlino: l'Inter vincerà 4-2 in casa e al ritorno, grazie a una difesa serrata e alla grande serata del giovanissimo portiere Ivano Bordon che para anche un rigore a Sieloff, si qualificherà per il turno successivo. Il Borussia avrà la sua vendetta otto anni dopo nel primo turno di Coppa Uefa 1979/80 in cui, dopo aver pareggiato il match casalingo per 1-1, espugnerà 3-2 San Siro eliminando i nerazzurri.

I precedenti con lo Shaktar Donetsk

Meno epici, ma comunque importanti i precedenti tra Inter e Shaktar Donetsk, la terza squadra del girone. L'ultimo è recentissimo, la semifinale di Europa League lo scorso agosto che vive gli uomini di Antonio Conte travolgere 5-0 gli ucraini. Le due squadre si erano incontrate la prima volta nel preliminare di Champions League del 2005 (era sempre agosto) con i nerazzurri che avevano vinto 2-0 l'andata in trasferta per poi impattare 1-1 il ritorno dinanzi al pubblico amico.