La Juventus ha iniziato il Calciomercato estivo annunciando due acquisti importanti a parametro zero. Parliamo di Angel Di Maria e Paul Pogba. Il mercato della società bianconera è appena agli inizi e si attendono altri rinforzi di qualità. Sull'argomento Blasting News ha intervistato in esclusiva Dario Pellegrini, giornalista pubblicista sportivo per il Tirreno e ADC commentator della Uefa.

L'esperto di calcio ha parlato di Juventus, del settore giovanile della società bianconera e del calcio femminile

Prima Di Maria, poi Pogba. Cosa ne pensa di questo calciomercato della Juventus appena iniziato?

Aldilà dell’opinione della parte più critica della tifoseria bianconera questo è un calciomercato che la Juventus ha iniziato a pianificare diversi mesi fa allacciando rapporti con giocatori appena ufficializzati dalla società bianconera. La Juventus ha dovuto, deve e dovrà cambiare molto , basti pensare alle cessioni di Chiellini, Bernardeschi e Dybala, ce ne dovranno essere altre, c’è la volontà sin da dicembre di provare a vincere subito e c’è stata una volontà di vedere facce nuove magari con l’inserimento di ‘vecchi amici’ come Pogba.

Tante fonti confermano che non sarà solo Pogba il rinforzo a centrocampo per la Juventus, si parla di Paredes che potrebbe raggiungere il suo compagno di nazionale Di Maria

La mamma di Rabiot aveva riallacciato dei rapporti professionali con il Paris Saint Germain nei mesi passati, è una trattativa di mercato quella con Paredes che parte da lì.

La società francese e la Juventus non hanno mai parlato della possibilità di questo scambio di mercato fra Rabiot e Paredes, è stato fatto tramite mediatori. Paredes è un nome sul tavolo, è un nome su cui Allegri mi risulta abbia cercato di ottenere informazioni quando l’argentino era a Roma direttamente dall’ex tecnico della Roma e amico Spalletti.

E’ un nome da tenere in considerazione, da qui a fine mese ci saranno novità a riguardo

'La Juventus aveva già in mente di sostituire Chiellini, aldilà della situazione di de Ligt'

Con la cessione di de Ligt, quanti difensori potrebbero arrivare, uno o due? Quali sono secondo Lei i preferiti della Juventus?

La Juventus aveva già in mente di sostituire Chiellini, aldilà della situazione di de Ligt.

Con la cessione di de Ligt ci sarà bisogno di un innesto ulteriore, significa che bisognerà trovare anche una sostituzione a Rugani, che non sarà facile. la Juventus però sulle cessioni sta adattando una linea dura, mi risulta che Alex Sandro date la mancata volontà del giocatore di valutare eventuali offerte arrivate per il suo cartellino, potrebbe ricevere anche lui una linea dura da parte della società. Per quanto riguarda i nomi la Juventus ci sta provando seriamente per Koulibaly, per quanto riguarda invece Gabriel, Badiashile, sono tutti nomi seguiti dalla società bianconera. Ad oggi come la intendo io non c’è una trattativa di mercato per questi menzionati, ma solo uno scambio di informazioni.

Per sostituire Chiellini la Juve cerca un giocatore d’esperienza, per quanto riguarda invece il dopo de Ligt cerca un difensore più giovane.

La Juventus ha rivoluzionato la guida tecnica della Primavera e dell’under 23 affidandole rispettivamente a Montero e a Brambilla. Come si spiega queste scelte?

Da tifoso juventino il fatto di vedere Montero su una panchina della Juventus mi fa molto piacere. Ne parlavo recentemente con un collega, è importante avere nelle scuole giovanili non solo un professionista serio qual è Montero ma anche un uomo che sappia trasmettere valori sani ai giovani. Sarà una persona importante per lo sviluppo della carriera dei giocatori della Primavera della Juventus.

Brambilla è un altro grande rinforzo per la società bianconera, gran parte dei giocatori dell’Atalanta delle ultime stagioni sono passati da lui. Il settore giovanile bergamasco recentemente ha dato molti giovani alla Serie A e questo dimostra anche il buon lavoro di Brambilla. Sarà molto interessante vederlo nel campionato di Serie C. La Juventus sta facendo un ottimo lavoro nel settore giovanile, lo dimostrano i giovani come Miretti, Fagioli e Ranocchia, cresciuti tutti dall’under 23.

Ci consigli un giovane della Juventus under 23 o dell’under 19

A me piaceva molto Israel, l’ho sempre reputato pronto per grandi livelli e infatti si è trasferito allo Sporting Lisbona. Per quanto riguarda il resto dei giocatori, ci sono dei giocatori interessanti, ad esempio anche Chibozo, anche lui recentemente ceduto.

La Juventus sta facendo un grande lavoro, penso si possa avere grande fiducia per il progetto giovani della società bianconera.

'Zaniolo è un investimento che la società vuole fare e che pensa di fare da dicembre'

Situazione Zaniolo. Fonti confermano che il suo arrivo dipenda dalla cessione di de Ligt perché la Juventus non avrebbe la possibilità di spendere 50-60 milioni di euro per il giocatore. E' d’accordo con questa considerazione?

Rispetto per le notizie di altri colleghi ma per quanto mi riguarda la smentisco categoricamente. Zaniolo è un investimento che la società vuole fare e che pensa di fare da dicembre. Non invento io che il giocatore era nei piani della società prima che si infortunasse ai legamenti delle due ginocchia.

Viene visto come un giocatore su cui andare ad investire a priori, perché le condizioni, aldilà di una valutazione di mercato che taluni credono eccessiva, alla Juventus penso siano necessarie per poter poi godere di un affare. Alcuni in dirigenza pensano che possa aver fatto bene Zaniolo nella stagione 2021-2022 nonostante sia stata con più bassi che alti, seppur con un gol decisivo in finale di Conference League. Tanti pensano che nella stagione 2022-2022 Zaniolo possa ritrovare confidenza con il calcio giocato ed in un ambiente che lui ama perché la maglia bianconera c’è l’ha tatuata addosso.

A proposito di arrivi, di recente indiscrezioni di mercato confermano la possibilità per la Juventus di rinforzare la fascia destra.

Il nome più chiacchierato a riguardo è sicuramente quello di Nahuel Molina. Secondo Lei è una pista praticabile, nonostante la valutazione di mercato dell’Udinese?

Posso parlare solo di sensazioni su Molina, su Udine ritengo di non avere fonti così certe da poter dare una notizia a riguardo ma ci sto lavorando. Quello che so è che fra Molina e Udogie se l’Udinese deve fare una cessione importante nel calciomercato estivo, come è nella storia della società friulana, preferisce farlo sull’argentino che non su Udogie. In Friuli mi dicono e si dicono convinti che il nazionale under 21 Italiano a fine stagione 2022-2023 possa valere più di quanto le offerte siano arrivate per il giocatore.

Certo è che Molina è un giocatore che a me piace moltissimo e penso se si disciplinasse tatticamente, potrebbe diventare un giocatore molto importante.

Situazione vice Vlahovic. Secondo Lei chi potrebbe essere il giocatore ideale?

E’ uno dei ruoli che Allegri ritiene utili e funzionali per lo svolgimento dell’annata calcistica. Ad oggi sono stati allacciati i contatti con gli agenti sportivi di Muriel, di Arnautovic del Bologna e con Alvaro Morata. Penso che sia una situazione che verrà definita ad agosto.

Pogba, Di Maria, Zaniolo, Koulibaly, un centrocampista ed un vice Vlahovic. Se la Juventus facesse questi acquisti (o magari anche altri) può lottare veramente per il titolo?

Si. Senza paura di dirlo.

Veniamo da due stagioni in cui era consuetudine dire che la Juventus deve vincere lo scudetto ma forse tutti noi non ci credevamo fino in fondo. Quest’anno a partire da chi comanda c’è la volontà decisa di voler esser lì fino alla fine e ritornare ad alzare coppe importanti. Sai, io sono uno abbastanza scaramantico al livello di tifo, questa squadra potrebbe fare molto bene anche in Europa. La Juventus con gli investimenti fatti secondo me potrebbe raggiungere almeno i quarti di finale di Champions League, poi vedremo cosa succederà.

Capitolo cessioni. Suppongo che è uno dei settori che dovrebbe essere alleggerito è il centrocampo. Chi potrebbe partire, oltre a Rabiot?

Uno è un problema di annosa questione e si chiama Arthur Melo.

Nessuna due anni fa all’arrivo alla Juventus si sarebbe immaginato il brasiliano come un problema anche per l’investimento che ha fatto la Juventus per il suo cartellino. Per quello che mi risulta vige ancora l’obbligo di riscatto per chi è interessata ad Arthur Melo. Una condizione primaria per la Juventus, che evidentemente non lo vuole cedere in prestito secco. Penso che però con il tempo possa essere una questione che può diventare una secondaria. Il problema ulteriore è però chi ha approcciato ad Arhur Melo, esempio l’Arsenal o Roma. Visto quello che ha fatto il brasiliano nelle ultime due stagioni, le società prima menzionate non sono disponibili a garantirgli l’ingaggio che attualmente guadagna nella Juventus.

Una situazione in divenire ma dobbiamo essere ottimisti ma il giocatore ha fatto sapere di voler una squadra per ritornare protagonista anche perché vuole giocarsi la possibilità di convocazione al mondiale con il Brasile in Qatar. La Juventus ha fatto capire al giocatore non c’è spazio per lui nella rosa bianconera.

'Se Dybala non ha un contratto in mano con la Juventus in primis deve prendersela con sé stesso'

A proposito di cessioni e di giocatori andati via a scadenza di contratto. Non poteva mancare una domanda su Dybala. Cosa pensa della partenza dell’argentino? Lei avrebbe provato a trattenerlo alla Juventus?

Se Dybala non ha una firma e un contratto in mano con la Juventus in primis deve prendersela con sé stesso. Non mi riferisco ai problemi fisici o alle prestazioni del giocatore, ma per le persone che ha deciso di volere nella vita professionale. Parlo ovviamente del suo agente sportivo, ad ottobre Dybala avrebbe potuto firmare tranquillamente il contratto con la Juventus, non ha potuto farlo per problemi vari legati anche alla procura di Antun. Dopo le situazioni sono cambiate, se oggi si trova in questa situazione è una decisione della Juventus ma poteva essere più lungimirante il giocatore. Certe scelte poi le paghi come stanno pagando attualmente in senso negativo le richieste che sta facendo l’argentino a chi gli va a sottoporre offerte contrattuali. Antun vuole 10 milioni di euro di commissioni, la famiglia ne vuole 5, Dybala prenderebbe un ingaggio di rispetto. A me a volte dà l’impressione che è un giocatore che poteva far di più ma non è disponibile a riconoscere ai critici di doversi ancora guadagnare qualcosa. Nelle sue idee ha uno status che vuole che sia riconosciuto. A mio modesto parere se l’Inter riuscirà a cedere Sanchez e/o Dzeko, andrà ad ingaggiare Dybala.

Si parla molto di acquisti per il settore avanzato. Da Di Maria, a Zaniolo fino ad arrivare a Gnabry. Secondo Lei la Juventus giocherà con il 4-3-3 o c’è la possibilità che Allegri possa affidarsi al 4-2-3-1 vista l’eventuale abbondanza di trequartisti?

Con Allegri non penso si possa partire con un modulo di base. E’ vero, il 4-3-3 è il piano della stagione ma il tecnico ha dimostrato di essere trasformista nelle sue idee tattiche e di riuscire ad adattarsi al contesto. Secondo me dati gli sviluppi del calciomercato, si potrebbe pensare ad un 4-2-3-1 quando verranno trovati i giusti equilibri.

Situazione Allegri. Tante le polemiche sul fatto che il tecnico si sia presentato per alla Continassa dopo l’arrivo dei giocatori reduci dagli infortuni o che non avevano giocato con le rispettive nazionali a giugno. Che idee si è fatto di queste polemiche create soprattutto da tifosi juventini...

Penso sia dovuto ad una non corretta informazione, non dei giornalisti ma di chi si approccia agli articoli. Magari leggono i titoli degli articoli ma non va ad approfondire il contenuto degli stessi. Sinceramente non ci vedo niente male, è successo in passato per quanto riguarda altre squadre, per quanto riguarda altri allenatori. Ci sono tecnici che il lunedì invece di andare sul campo preferiscono rimanere nel proprio ufficio a fare disamine tattiche o fare il lavoro in maniera diversa rispetto allo sviluppo sul campo. Qui si va a mettere in dubbio la professionalità di una persona, quando si arriva a questi livelli nessuno può mettersi nella posizione di criticare la serietà e la professionalità di allenatori su cui penso si possa dibattere ben poco. Se arrivi in Serie A non succede mai a caso.

Si dice che Allegri abbia avuto un ruolo fondamentale per gli arrivi di Di Maria e Pogba

Si assolutamente, Allegri ha chiamato diverse volte Di Maria, poi penso che sia una cosa che si può facilmente smentire anche perché il tecnico non vuole si parli di queste sue trattative di mercato. Sull’argentino si è speso tanto, lo stesso per Pogba ma penso che il francese sia stata una scelta comprovata al 100% dalla società. Per l’argentino lo stesso ma l’attitudine alla trattativa di mercato con la quale la Juventus si è portata a casa l’acquisto in gran parte è dovuta da Allegri.

'Raccontare la finale di Champions League di calcio femminile è stato un sogno'

Scorgendo i Suoi social ho visto che ha avuto il piacere, come scritto da te in un post su Instagram, di avere raccontato la finale di Champions League di calcio femminile disputatasi a maggio a Torino

Per me è stato un sogno, perché io pur avendo 25 anni ho iniziato a fare questo lavoro da 7 anni con un workshop di Sportitalia dove fui valutato come commentatore ed era un’esperienza professionale nuova per me. Lo stesso discorso vale per lo Juventus Camp, organizzato dalla società bianconera insieme alla Uefa. C’è stata questa possibilità ed io l’ho approcciata come un modo per entrare nel mondo Juve e per avere un’esperienza professionale in più. E’ andata bene e naturalmente poi essere dentro, far parte del contesto Champions League, vedere come si prepara uno spettacolo del genere ed essere partecipe di quell’atmosfera, è estremamente emozionante a livello professionale. Devo spendere una lancia a favore al calcio femminile perché è uno sport in continuo sviluppo. Io ho seguito anche il Pontedera femminile agli inizi della mia carriera al Tirreno ed ho visto tanti match dei campionati minori, di quella che è la realtà del calcio femminile. Recentemente sono ritornato in questi campi, e devo dire che fin dalla finale di Champions League che alla finale della Serie C nazionale il livello è incrementato. A mio modesto parere nei prossimi 10-15 anni le differenze con il calcio maschile non sarà poi così molte. Stanno lavorando tanto, soprattutto sul lato fisico, poi ovviamente ci sono differenze di carattere naturale che penso rimarranno per sempre. E’ uno spettacolo godibilissimo che trasmette emozioni incredibili. Spero di poterci ritornare il più presto possibile sinceramente.

A che punto è il calcio femminile in Italia?

Il professionismo è stato un passo importante da parte della Figc. Vorrei che non fosse uno specchietto per le allodole, spero che possa essere preso con la massima serietà possibile da parte di tutte le squadre coinvolte. Ci sarà da affinare lo studio per permettere anche a società minori di potersi sobbarcare questo impegno e di poterlo portare ad un livello costante. Recentemente l’Empoli ha venduto il proprio titolo al Parma. E’ un qualcosa che se succedesse in Serie A creerebbe molto clamore mediatico. Tutti dovremmo lavorare per dare un appoggio importante anche alle piccole realtà, in primis da parte della federazione. Dovremmo cercare anche di portare gente allo stadio. Il calcio femminile non riesce a fare ancora in presenza dei numeri importanti ma penso sia dovuto alla reticenza di marketing e sponsorizzazioni per supportare il calcio femminile italiano. Le grandi squadre ci stanno provando ed è compito della Figc quello di aiutare le piccole società a poter trovare uno sviluppo anche per quanto riguarda il settore manageriale.

L’Italia femminile è impegnata all’Europeo in questo momento. Qual è la nazionale favorita per la vittoria finale?

Qualche giorno fa ti avrei detto la Spagna. Adesso con l’infortunio di Alexia le percentuali di vittoria sono minori, rimane la nazionale favorita. Sono molto curioso di vedere la Norvegia perché Ada Hegerberg è una reale candidata al Pallone d’Oro. E’ stata anche devastante anche nella finale di Champions League come lo è stata durante l’annata calcistica 2021-2022. Facciamo che la Spagna è la favorita, la Norvegia la vedo come possibile underdog.

E l’Italia?

Siamo cresciuti tanto come nazionale femminile, ho visto alcune giocatrici arrivare a fine stagione stanche e spero che abbiano recuperato la forma ideale. Penso che che la nazionale in questo non avrà problemi. Speriamo che anche per le donne questo Europeo possa rivelarsi un sogno come lo è stato per la nazionale maschile un anno fa.