A meno di un mese dalle Elezioni politiche, la campagna elettorale entra nella fase più calda. Tra i leader più attivi figura certamente Matteo Salvini, recentemente nella bufera dopo i fatti di Macerata. Ma il segretario del Carroccio sembra proprio un navigatore esperto, abituato a veleggiare anche controvento. Di certo si distingue per prese di posizione nette ed estreme e poco politicamente corrette. Alcune sono alquanto originali. L'ultima della serie è una 'tassa sui robot'.
'Si alla globalizzazione, no all'anarchia'
Detta così ha un sapore futuristico che strappa inevitabilmente qualche sorriso, ma ciò che Salvini ha detto a Radio24 segue un filo logico.
"Siamo un Paese all'avanguardia sui brevetti, ma è necessario accompagnare il futuro. La globalizzazione va bene, ma se lasciata senza regole diventa anarchia. In Italia - aggiunge - ci sono tre milioni di posti di lavoro a rischio, pertanto occorre una regolamentazione. Il robot in fabbrica deve essere un auito all'operaio ma non deve sostituirlo". Da qui la proposta di tassare l'uso degli 'operai meccanici'.
Ritorno alla leva obbligatoria
Qualche ora prima aveva destato inevitabile rumore la proposta del leader leghista di introdurre nuovamente l'obbligo di leva in Italia. "La leva militare obbligatoria in Italia è meglio per la democrazia, dinanzi a rigurgiti razzisti ed al pericolo dei terroristi.
In merito la cosa è stata inserita in una proposta di legge". Un servizio militare più breve rispetto al passato, della durata di soli sei mesi. Per Matteo Salvini "farebbe bene a molti ragazzi". Naturalmente sui social la questione ha scatenato un acceso dibattito. Ci sono gli inguaribili nostalgici del 'militare che fa diventare uomini', posizione decisamente anacronistica.
Ci sono i contrari che, prendendo spunto da quella è che proprio la struttura democratica del Paese, sottolineano quanto sia anti-democratico costringere i giovani ad un addestramento militare prendendosi in maniera del tutto arbitraria un anno (o sei mesi nel caso specifico della proposta di Salvini) della loro vita.
La nuova Lega nazionalista
Curioso che Matteo Salvini abbia pronunciato un discorso per esaltare il valore delle forze armate e del tricolore nel corso di un incontro organizzato dalle associazioni nazionali di Alpini, Fanti e Bersaglieri. A chi gli ricorda un passato non certamente idilliaco del suo partito nei confronti di quelli che, a tutti gli effetti, sono simboli dell'unità nazionale, Salvini risponde esaltando il Belpaese nella sua interezza. "Da Bolzano alla Sicilia, tutta l'Italia è bella". Certo è che il nuovo volto ultranazionalista della Lega era l'unico modo per racimolare voti al di sotto della riva meridionale del Po. In tal senso Matteo Salvini è già nella storia del suo partito.
Resta da vedere quanto impatto avrà la sua furente campagna elettorale sugli italiani. Lui al momento si dichiara sicuro di una Lega che sarà la vera ruota motrice del centrodestra. "La Lega scavalcherà Forza Italia, me lo sento, così come sono convinto che il centrodestra supererà il 40 % e non avrà bisogno di altri per governare". Le sue parole però preannunciano indirettamente una sorta di duello per la leadership con Silvio Berlusconi che, di fatto, non è certamente un toccasana per la coalizione di centrodestra.