A poche settimane dal voto, vanno a delinearsi le posizioni dei partiti nei Sondaggi politici degli istituti di ricerche. La situazione riportata dalla maggior parte di essi, vede saldamente al comando il M5S, che continua a macinare terreno, tenendo a debita distanza tutti gli avversari. La sola ad insidiare i grillini nelle intenzioni di voto è la coalizione del Centrodestra, che grazie all’unione delle forze raccoglie un bottino superiore, seppur distante dal 40%. Non se la passa bene il Partito Democratico, che ha perso troppi consensi dopo la divisione del Centrosinistra.

Di seguito vi riportiamo quanto rilevato da SWG nel corso di questa settimana.

SWG: Forza Italia in calo, recupera terreno Lega Nord

A guardare tutti dall’alto è il Movimento 5 Stelle (28,3%), che incrementa ancora dello 0,3%. Fa passi avanti (+0,2%) il Pd, anche se ancora non riesce ad avvicinare il rivale, stazionando al 23,5%. Mancando pochi giorni alle elezioni politiche, difficilmente vedremo un recupero tale da permettergli di insidiare il primato dei pentastellati. Continua ad essere avvincente la sfida interna al Centrodestra tra Forza Italia e Lega Nord. Il primo si trova al 15,2% (-0,5%), mentre il secondo viene attestato al 13,4% (+0,3%). Non vanno oltre la doppia cifra gli altri partiti.

Tra questi è Liberi e Uguali ad ottenere più di tutti (5,9%), nonostante una flessione dello 0,6% rispetto alla scorsa volta. Non distante c’è Fratelli d’Italia con il 4,4% (-0,4%), dopodiché incontriamo Più Europa con il 2,9% (+0,1%). Si prosegue con Noi con l’Italia al 2,2%, con un incremento dello 0,2%, poi abbiamo Potere al Popolo con lo 0,9% (+0,2%), Insieme con lo 0,8% (=) e SVP con lo 0,4% (+0,1%).

A chiudere ci sono altre liste con un totale di 1,1% (+0,4%). Prima di lasciarvi, invitandovi a seguirci per ricevere altre notizie sui sondaggi elettorali, vediamo quello che ha riscontrato DEMOPOLIS.

DEMOPOLIS: M5S potenzialmente al di sopra del 30%

L’istituto di ricerche attesta il M5S al 28% basandosi sul consenso ad oggi, ma considerando il bacino potenziale si arriverebbe al 32%.

Il principale rivale resta sempre il Partito Democratico (22,5%), che potrebbe raggiungere il 26% aggiungendo coloro che prendono in considerazione l’ipotesi di votare per esso. Tralasciando poi tutti i piccoli partiti, troviamo Forza Italia al 16,5% e Lega Nord al 14,2%. Il loro bacino potenziale, però, potrebbe lanciarli rispettivamente al 20% e al 17%. C’è da dire che l’affluenza stimata è al 66%, con un discreto 20% di elettori ancora indecisi. Perciò tutto potrebbe accadere da qui fino al giorno delle elezioni politiche.