L’intricata situazione sulla composizione del prossimo governo nazionale, non sembra trovare ancora soluzione. La direzione del Partito Democratico convocata oggi ha messo la parola fine al dialogo con i 5 stelle; mentre il presidente della Repubblica Sergio Mattarella cerca una soluzione per evitare che si torni a nuove elezioni senza una nuova legge elettorale.

Si rischierebbe infatti di avere un risultato similare a quello maturato il 4 marzo scorso. Il presidente della Repubblica, starebbe dunque pensando a un governo di emergenza, anche se il leader leghista Matteo Salvini sembra pronto a chiedere un incarico, visto il fallimento delle tattiche 5 stelle, tentando così la formazione di un governo di centrodestra, anche se di minoranza, come auspicato da Silvio Berlusconi.

I dubbi del Quirinale

Mattarella non sarebbe affatto entusiasta di affidare a Salvini un incarico di governo. Troppo distante la posizione del capo dello Stato da quella del leader del carroccio. Troppo orientato verso Putin e poco attento alle relazioni internazionali Salvini. Proprio l’opposto di Mattarella, che invece tiene molto a curare le relazioni estere dimostrandosi un europeista e un atlantista convinto.

Salvini dal canto suo ha giocato a carte coperte per due mesi, ma dopo le ultime regionali; specialmente la straordinaria vittoria leghista in Friuli Venezia Giulia, è passato al contrattacco, aprendo a una sua investitura a premier.

Le ragioni di Salvini e il piano Mattarella

La grande domanda che circola negli ambienti politici è il perché di questa mossa di Salvini.

Il perché volersi bruciare sapendo perfettamente di non avere i numeri in parlamento. In realtà una risposta a questa domanda potrebbe esserci. Salvini, in un certo modo, starebbe già lavorando al futuro. Se qualcuno dovesse riscoprirsi “responsabile” tanto meglio e il centrodestra formerebbe il suo governo con oneri e onori.

Se non dovesse riuscirci, il leader del centrodestra potrebbe farsi forte sia di aver tentato fino all’ultimo la formazione di un governo (cosa non fatta da Di Maio con i suoi veti e controveti); sia di aver cercato di allontanare quanto più possibile le elezioni anticipate con il conseguente costo che queste porterebbero alle casse nazionali, oltre a protrarre lo stato di incertezza della nostra Politica con relative conseguenze anche a livello internazionale.

Ma la richiesta di un incarico, potrebbe anche aiutare Salvini a evitare il cosiddetto governo di scopo che auspica Mattarella, quello per legge elettorale e riforme magari sorretto da PD, M5S e qualche responsabile di Forza Italia e per cui circolano già vari nomi.

Un'altra ipotesi, potrebbe vedere Salvini cedere il passo a Giorgetti, altro leghista, o magari a un altro personaggio proveniente dall’ala del centrodestra come la presidentessa del Senato Casellati. In questo caso lasciando magari proprio a un leghista lo scranno di Palazzo Madama. Resta da vedere cosa accadrà dopo le prossime consultazioni fissate da Sergio Mattarella.