Un equilibrio instabile. Con il titolo di una famosa canzone degli Stadio si potrebbero riassumere le ultime ore del centrodestra italiano. Nel giorno delle nuove consultazioni con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ancora una volta il clima politico sembra essere quanto mai incerto. Come noto, il Presidente della Repubblica ha un suo piano preciso in mente, ma deve comunque scontrarsi con gli attori politici che non sembrano essere d’accordo sull’azione del capo dello stato.
Il passo indietro di Di Maio e la richiesta di Giorgetti
Intanto, il leader pentastellato Luigi Di Maio, sembra fare un passo indietro, o quantomeno “di lato”. Il giovane politico partenopeo infatti, ha annunciato di essere pronto a mettersi da parte se l’ostacolo alla formazione di un governo sia la sua investitura a premier. L’unica condizione che permane tuttavia, è l’esclusione di Forza Italia da un eventuale esecutivo a trazione legastellata.
E proprio partendo da questo assunto, Giancarlo Giorgetti, una delle punte di diamante della Lega, e uno dei nomi caldi per la poltrona di presidente del consiglio, avrebbe chiesto nella giornata di ieri a Silvio Berlusconi di farsi in qualche modo da parte, favorendo la creazione dell’agognato esecutivo magari sostenendolo con un appoggio esterno.
Matteo Salvini, dal canto suo, non vuole sorreggere alcun governo tecnico (quello che invece vorrebbe formare il capo dello stato) e sarebbe così pronto a tornare alle urne quanto prima. Il vertice a Palazzo Grazioli di ieri sera dunque, è finito così senza annunci ufficiali. E il silenzio di Salvini e Meloni al termine dell’incontro lascia trasparire un clima abbastanza teso nella coalizione conservatrice.
Stamane nuovo incontro
I leader dei partiti di centrodestra si sono incontrati nuovamente questa mattina. A gettare acqua sul fuoco cercando di cementare certezze già acquisite, è stata la senatrice forzista Licia Ronzulli a Radio Capital. L’esponente di Forza Italia, molto vicina all’ex-Cav, ha ribadito che l’ennesimo tentativo di Di Maio di spaccare la coalizione è caduto nel vuoto, e che i leader del centrodestra saliranno al colle con la volontà di chiedere al capo dello stato un incarico per la formazione di un governo di centrodestra con a capo Salvini o un’altra personalità da lui indicata.
La Ronzulli fa anche capire che non è percorribile l’ipotesi di appoggio esterno. Forza Italia o va al governo o va all’opposizione. Tra i vari nomi che circolano per Palazzo Chigi, oltre quello di Giorgetti, rimane sempre in auge quello del commissario alla Spending Review Carlo Cottarelli, che chiamato in causa ribadisce di non essere stato mai contattato da nessuno, ma afferma anche che il paese non si trova in stato di emergenza economica e che lo spread non dovrebbe subire alcuno scossone anche con eventuali elezioni a ottobre.