Il prossimo 11 dicembre a Marrakech, in Marocco, il governo italiano non deve firmare il Global Compact, il trattato proposto dall’Onu per favorire una migrazione a livello globale che sia “sicura, ordinata e regolare”. A dirlo nel corso della conferenza stampa tenuta dopo l’approvazione alla Camera del Decreto Sicurezza il ministro dell’Interno e leader della Lega Matteo Salvini, uno dei due azionisti di maggioranza, insieme al M5S, dell’esecutivo guidato da Giuseppe Conte. Erano giorni che, soprattutto da destra (Meloni e Storace), aumentavano sempre di più le pressioni e gli appelli nei confronti del vicepremier leghista affinché si decidesse, come aveva fatto ormai quasi tutto il suo partito, a prendere una posizione chiara, possibilmente contro il Global Compact.

E Salvini non ha tradito le attese: chiusura totale all’accordo e appello agli alleati ai 5 Stelle affinché cambino idea, altrimenti, minaccia, deciderà il parlamento.

Il Global Compact e la posizione del governo italiano

L’argomento principale della conferenza stampa tenuta ieri, 27 novembre, a Montecitorio, era naturalmente la fresca approvazione del Decreto Sicurezza, la creatura salviniana che, nelle intenzioni del suo estensore, dovrebbe portare maggiore sicurezza per i cittadini italiani e rendere difficile la vita ai clandestini e a tutti coloro che lucrano sull’immigrazione selvaggia. Nel corso della conferenza, una raggiante Matteo Salvini ha avuto anche la possibilità di rispondere a domande su diversi temi.

Tra questi, naturalmente c’è anche il Global Compact, il trattato sulle migrazioni che l’Italia, secondo quanto confermato un paio di mesi fa dal premier Giuseppe Conte in persona di fronte all’Assemblea Generale dell’Onu, sarebbe decisa a sottoscrivere. Intenzione confermata, appena pochi giorni fa, anche dal ministro degli Esteri, Enzo Moavero Milanesi.

L’appello di Matteo Salvini contro l’immigrazione selvaggia

Una posizione giudicata sfacciatamente pro migranti, quella del governo gialloverde, soprattutto dai partiti di destra come Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni e dal Movimento Nazionale per la Sovranità di Francesco Storace e Gianni Alemanno che, infatti, nei giorni scorsi, hanno avviato un pressing tambureggiante nei confronti del ‘capitano’ leghista affinché confermasse il giudizio negativo sul Global Compact già espresso da quasi tutto il suo partito.

E, alla fine, i detrattori dell’immigrazione incontrollata sono stati accontentati. “Io sono assolutamente contrario al Global Compact - ha dichiarato con decisione Salvini - Ne discuteremo con gli alleati del M5S, però non vedo perché delegare a organismi sovranazionali scelte che spettano ai singoli Paesi. Non vedo perché mettere sullo stesso piano i migranti cosiddetti economici e i rifugiati politici. Come diceva papa Benedetto, prima del diritto a emigrare esiste il diritto a rimanere nel proprio Paese. Ci confronteremo con gli amici del 5 Stelle. Se non ci sarà un accordo penso che in democrazia l’unico organo che si deve esprimere sia il parlamento”.