Tensione altissima nel governo gialloverde sul TAV. Il muro contro muro tra M5S e Lega per il momento è riuscito a partorire solo un rinvio della discussione, l’ennesimo, a lunedì prossimo. Nessuna crisi dell’esecutivo al momento, dunque. Anche perché, nonostante le reciproche accuse, i rispettivi leader dei due azionisti di governo, Luigi Di Maio e Matteo Salvini, hanno rassicurato i loro sostenitori sul fatto che il governo del cambiamento va avanti. Dietro le quinte, però, in molti stanno già pensando a come correre ai ripari in caso di crisi a Palazzo Chigi.
In pochi, al contrario, decidono di uscire allo scoperto. Tra questi c’è la senatrice pentastellata, considerata vicina a Roberto Fico, Paola Nugnes la quale, intervistata dall’agenzia di stampa Adnkronos, ha dichiarato chiaramente, parlando a nome del Movimento, di essere disposta a cercare nuove alleanze in Parlamento, a cominciare dal Pd.
L’intervista della Nugnes all’Adnkronos: ‘M5S pronto a cercare altre alleanze in Parlamento’
Su un tema così divisivo come quello del Tav Torino-Lione, la senatrice del M5S, Paola Nugnes, è convinta che sia giunto il momento, anche se “tardivo”, di far pesare quel quasi 33% dei voti degli italiani ottenuti alle elezioni del 4 marzo 2018. Secondo la Nugnes, se la Lega di Matteo Salvini dovesse ancora intestardirsi nel dire si al Tav, si dovrà allora prendere le sue responsabilità sulla tenuta del governo guidato da Giuseppe Conte.
Insomma, l’impuntatura del Carroccio su un’opera considerata inutile e controproducente dai grillini, darebbe finalmente al M5S “la spinta a cercare altre alleanze in Parlamento”, a cominciare proprio dal Pd del nuovo segretario Nicola Zingaretti.
‘Necessario sondare convergenze nuove per non scomparire’
Insomma, Paola Nugnes chiama il M5S ad una sorta di riscossa politica nei confronti dello scomodo alleato leghista.
Scendendo nei particolari della questione Tav, la Nugnes spiega che il Movimento deve bloccare i bandi, che scadono proprio lunedì prossimo, attraverso un “decreto ministeriale”, senza perdere altro tempo. E se Matteo Salvini vorrà tirare dritto sulla sua strada, “a quel punto - chiosa la Nugnes - sarà la Lega a prendersi una responsabilità sul governo.
Intanto cercherei altre e più opportune alleanze in Parlamento”. Certo, la senatrice di origini campane è consapevole che il “nuovo Pd non si è staccato dalle vecchie scelte”, ma a suo modo di vedere risulta necessario “sondare convergenze nuove”, in modo tale da liberarsi dall’abbraccio mortale della Lega che rappresenta una “destra identitaria”. Insomma, conclude la Nugnes, l’alleanza con Salvini “rischia di costarci troppo caro, in termini di identità e di consensi”, visto che molti voti pentastellati sono arrivati da sinistra e dal Sud del Paese. Il rischio, in caso contrario, è quello di scomparire.