Donald Trump: attualità e dichiarazioni
Donald Trump è un imprenditore e leader della destra statunitense. È il 47° presidente degli Stati Uniti d'America ed è stato il 45° presidente
Donald Trump è il 47° e attuale presidente degli Stati Uniti d'America. È nato a New York il 14 giugno 1946. Diventato celebre a metà degli anni 2000 grazie al programma televisivo 'The Apprentice'. È un imprenditore edile, che ha ereditato l'azienda e la propria fortuna dal padre. Dal 2017 al 2021 è stato il 45° Presidente degli Stati Uniti d'America. Nel 2020, la rivista Forbes lo ha annoverato come 339° uomo più ricco del mondo. Il suo patrimonio si stima in 2,5 miliardi di dollari. Dal 2005 è sposato con la modella slovena Melania Knauss, ma ha alle spalle altri due matrimoni: ha avuto in totale cinque figli.
1.L'attività imprenditoriale di Donald Trump
La sua attività imprenditoriale ha inizio nel 1974, quando l'allora 28enne Donald assume il controllo dell'azienda di famiglia, fondata nel 1923. Il suo primo successo nel campo delle grandi costruzioni è la ristrutturazione del Commodore, hotel che viene ribattezzato Grand Hyatt nel 1980 e che rende Trump famoso tra gli immobiliaristi di New York. Nel 1982 costruisce la Trump Tower, un grattacielo di lusso, da 58 piani, sulla Fifth Avenue, che contribuisce alla sua notorietà. Se gli anni '80 significano ricchezza e popolarità, negli anni '90 Trump deve fare i conti con un calo dei ricavati del suo impero immobiliare, che lo portano a dichiarare la bancarotta in ben sei occasioni. Tuttavia, grazie all'ottenimento di prestiti da parte di diversi istituti bancari, Trump riesce a evitare il tracollo della sua società.
2.Quando raggiunge il piccolo di popolarità?
Dopo essersi salvato dal collasso finanziario, Donald Trump raggiunge il suo picco di popolarità nel 2004, quando il magnate sbarca in televisione, ideando il reality show The apprentice, programma che vede un gruppo di concorrenti sfidarsi in una serie di prove imprenditoriali per ottenere un posto di lavoro alla Trump Organization. In questo periodo vengono a galla le sue idee politiche, ma afferma - a più riprese - di non essere interessato a scendere in politica in prima persona.
3.La prima volta da Presidente degli Stati Uniti
Tuttavia, il 16 giugno 2015 Trump annuncia la sua intenzione di candidarsi e concorrere per la Casa Bianca. Dopo i primi commenti di scherno da parte dei media, increduli sulla reale possibilità di una sua discesa in politica, nei mesi successivi l'imprenditore riesce a smentire l'opinione pubblica, eliminando dalla scena politica tutti gli sfidanti del Partito Repubblicano che avrebbero potuto insidiarlo. L'8 novembre 2016, Trump riesce a conquistare 290 delegati (contro i 218 della candidata democratica Hillary Clinton) e diventa il 45° Presidente degli Stati Uniti d'America. Al centro del suo programma ci sono l'isolazionismo politico ed economico, il sostegno al possesso di armi per i cittadini, una nuova riforma del sistema sanitario statunitense, il contrasto all'avanzata cinese e la proposta di costruire un muro che divida gli Stati Uniti dal Messico, così da poter contrastare l'immigrazione irregolare.
4.La sconfitta contro Joe Biden alle elezioni del 2020
Il 3 novembre del 2020, a seguito delle elezioni presidenziali negli Stati Uniti, Joe Biden è diventato il quarantaseiesimo presidente degli USA, battendo proprio Donald Trump e sancendo la vittoria dei democratici con 306 grandi elettori (56,9%) contro i 232 dell'esponente repubblicano (43,1%). In seguito alla sconfitta, Trump, che aveva già annunciato che non avrebbe accettato una possibile vittoria del rivale, ha rifiutato di riconoscere l'esito delle votazioni, dicendo che avrebbe agito attraverso ricorsi legali per ribaltare quanto espresso dalle urne, fatto unico nella storia degli States.
5.La rielezione
Il 5 novembre 2024 Trump ha vinto le elezioni presidenziali sconfiggendo la candidata democratica Kamala Harris, e si è insediato il 20 gennaio 2025. Il suo attuale vicepresidente è JD Vance. Dopo una campagna elettorale all’insegna del nazionalismo economico e della sicurezza nazionale, i primi quattro mesi del suo secondo mandato confermano la volontà di riportare l’America a un rigido isolazionismo. In ambito commerciale, Trump reintroduce una serie di dazi contro il Canada, il Messico, la Cina e l’Unione Europea, con l’obiettivo dichiarato di “proteggere i lavoratori americani” e ridurre il deficit commerciale, scatenando tuttavia preoccupazioni nei mercati internazionali.
Sul fronte della politica estera, il nuovo corso della Casa Bianca si distingue per una linea ambigua nei confronti del conflitto in Ucraina. Trump ricuce i rapporti con la Russia di Vladimir Putin e riduce drasticamente gli aiuti militari a Kyiv, dichiarando che “è tempo che l’Europa si prenda le proprie responsabilità”. La scelta solleva dure critiche da parte di alleati storici.
Parallelamente, riprendono con forza le deportazioni di persone migranti irregolari o semplicemente di persone straniere. L’amministrazione rafforza le operazioni dell’ICE e accelera le espulsioni, in particolare al confine con il Messico, dove riprendono anche i lavori per completare il muro.
C'è poi il ruolo dell'imprenditore e patron della Tesla e di Starlink Elon Musk, che ha assunto un ruolo controverso come direttore del Department of Government Efficiency (DOGE), sostenendo politiche di austerità che hanno portato a licenziamenti di massa nel settore pubblico. La sua vicinanza a Trump ha suscitato proteste e ha influito negativamente sulle vendite di Tesla, soprattutto in Europa. Durante l'inaugurazione presidenziale, Musk ha eseguito un gesto interpretato da molti come un saluto nazista, scatenando critiche internazionali e lodi da parte di gruppi di estrema destra. Inoltre, ha utilizzato la sua piattaforma X per promuovere il partito tedesco di estrema destra AfD, sollevando accuse di interferenze elettorali e preoccupazioni da parte dell'Unione Europea. Di fronte al calo delle vendite e alle pressioni degli investitori, nell'aprile 2025 Musk ha annunciato che si sarebbe allontanato dalle attività politiche per concentrarsi sulle sue aziende.
6.Le inchieste: da Stormy Daniels alle elezioni 2020
Dalla fine della sua presidenza nel gennaio del 2021, Donald Trump sta affrontando alcune inchieste giudiziarie per diversi presunti reati. A gennaio 2025 Trump è stato condannato perché ha pagato la pornostar Stormy Daniels per comprare il suo silenzio su una notte passata insieme nel 2006. Lo ha fatto durante la campagna elettorale del 2016, falsificando alcuni documenti fiscali. Nonostante questo, non gli viene assegnata nessuna pena da scontare, per via dell'immunità dovuta alla sua rielezione a Presidente.
Trump è stato condannato per frode fiscale nel febbraio 2024 perché ha aumentato il valore del suo patrimonio immobiliare per assicurarsi prestiti vantaggiosi e altre agevolazioni fiscali. Deve pagare una multa da 354 milioni di dollari.
In Georgia Trump è sotto accusa per aver interferito nelle elezioni del 2020 insieme ad alcuni suoi alleati. Il processo è stato rimandato a tempo indefinito. In parallelo, il Dipartimento di Giustizia ha valutato la questione dei documenti classificati che sono stati trovati nella sua abitazione di Mar-a-Lago in Florida, ma un giudice federale ha disposto l'archiviazione del processo nel luglio 2024.
A inizio maggio 2023, Donald Trump è stato condannato per abuso sessuale, per un'aggressione del 1996 alla scrittrice Jean Carroll.
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