Lega
La Lega è nata a metà degli anni 80 dall'esperienza della Lega Lombarda di Umberto Bossi.
1.Cos'è la Lega?
La Lega, prima Lega Nord e poi Lega Nord per l'Indipendenza della Padania, è un partito politico italiano che federa diverse "leghe" e movimenti autonomisti regionali, e che affonda le sue radici nel 1989, quando al Congresso di Segrate della Lega Lombarda nacque quella che Umberto Bossi definì "la potentissima Lega Nord", ovvero una coalizione che inglobava diversi movimenti autonomisti, federalisti e secessionisti del Nord Italia. Solo due anni dopo la Lega celebrerà il suo primo congresso, e in quella circostanza avverà la formale confluenza dei movimenti regionali Liga Veneta, Lega Lombarda, Piemont Autonomista, Union Ligure, Alleanza-Lega Toscana, Lega Emiliano-Romagnola.
Tuttavia già a quella data la Lega aveva costruito - attraverso la Lega Lombarda - le fondamenta della sua azione politica: nata nella prima metà degli anni '80, la Lega Lombarda deve il suo nome alla Alleanza che si costituì nella seconda metà del XII secolo presso l'abbazia di Pontida per contrastare Federico Barbarossa. Le sue fondamenta sono autonomiste e regionaliste. Per questo uno dei momenti di aggregazione della Lega è il cosiddetto "Giuramento di Pontida".
2.La Lega fra gli anni '80 e '90
Negli anni '80 concorreva prima a diverse elezioni amministrative in Lombardia e in altre regioni del Nord, in alleanza con pre-esistenti movimenti simili, e poi si presentava alle elezioni politiche del 1987, quando per la prima volta entrò in Parlamento con un deputato e un senatore (Umberto Bossi). Dopo aver concorso anche alle elezioni europee ancora con il nome "Lega Lombarda", la Lega esplose nel 1992, alle elezioni che segnarono la fine della cosiddetta Prima Repubblica: con oltre l'8,5 per cento dei voti conquistò 55 deputati e 25 senatori. L'anno successivo la Lega Lombarda vince alle elezioni amministrative di Milano, eleggendo alla carica di sindaco Marco Formentini.
È del 1994 la prima esperienza di governo della Lega, nel frattempo ufficialmente Lega Nord: il movimento si allea con Silvio Berlusconi, vince le elezioni politiche ed esprime cinque ministri. L'esperienza di governo durò pochi mesi: l'alleanza si ruppe sulla riforma delle pensioni voluta da Forza Italia e da Alleanza Nazionale, che la Lega - anche per la sua base elettorale - avversò. In dicembre si tenne un incontro destinato ad essere ricordato come "patto delle sardine" tra Umberto Bossi, Rocco Buttiglione e Massimo D'Alema, rispettivamente leader della Lega Nord, del Partito Popolare e del Partito Democratico di Sinistra. I tre leader strinsero una alleanza per sostenere il governo che si formò: quello di Lamberto Dini.
3.Il riavvicinamento con Forza Italia
Alle successive elezioni del 1996 la Lega si presentò da sola, conquistò oltre il 10 per cento dei voti (il 30 per cento in Veneto, il 25 in Lombardia) e 87 parlamentari. Nel settembre di quell'anno Bossi proclamò, in una manifestazione a Venezia, l'Indipendenza della Padania. Alla fine degli anni '90 avvenne il riavvicinamento con Forza Italia. Alle elezioni del 2001 la Lega si presentò alleata con Berlusconi con Fini e con le formazioni del centro cristiano. La coalizione vinse le elezioni ma il consenso elettorale della Lega fu molto basso.
4.Le dimissioni di Bossi e la segreteria di Matteo Salvini
Un punto di svolta per la Lega fu l'ictus cerebrale che colpì Umberto Bossi nel marzo del 2004. Da allora la Lega ha attraversato una profonda crisi per diversi anni, anche a causa di una vicenda giudiziaria (2012) legata all'uso di finanziamenti pubblici al partito e al tesoriere Francesco Belsito. A seguito di quella vicenda Umberto Bossi si dimise dalla carica, ricoperta per quasi 25 anni, di segretario federale. Lasciò il posto a Roberto Maroni che nel 2013 sarà sostituito da Matteo Salvini. La segreteria Salvini sposta l'azione politica della Lega su tematiche più nazionali, antieuropee (alleanza con il Front National francese), più vicine alle rivendicazioni della destra estrema. Alle elezioni europee del 2014 ottiene il 6,2 per cento. Alle elezioni regionali del 2015 la Lega aumenta ancora i suoi consensi, anche in regioni lontane dal suo radicamento territoriale (Marche, Toscana, Umbria).
5.Lega per Salvini Premier
Nel 2018 nasce il partito parallelo Lega per Salvini Premier, collegato a quello principale, con strutture coincidenti a quelle della Lega. Il partito, che si definisce - secondo lo statuto - come "un movimento politico confederale costituito in forma di associazione non riconosciuta che ha per finalità la pacifica trasformazione dello Stato italiano in un moderno Stato federale attraverso metodi democratici ed elettorali", si presenta con un simbolo diverso, privo dello storico guerriero di Legnano, su sfondo blu con la scritta a caratteri bianchi. Alle politiche successive (2018) supera il 17% dei consensi, ottenendo alla Camera e al Senato il miglior risultato elettorale della sua storia, riuscendo a riscuotere consensi anche nelle regioni del sud, storicamente in opposizione con la Lega. Entra così a far parte del primo governo Conte, con Matteo Salvini nominato ministro dell'Interno. Il leader del Carroccio resta in carica per un anno quando, in seguito alla crisi di Governo aperta dallo stesso partito al termine dell'exploit alle elezioni europee del 2019 (34%) e alle dimissioni del Presidente del Consiglio, chiede a Luigi di Maio di formare un nuovo governo d'intesa a tinte gialloverdi. Il rifiuto di Di Maio e la formazione di un esecutivo composto dalle forze di centrosinistra - tra cui il Partito Democratico - e dal Movimento 5 Stelle, portano Salvini all'opposizione e la Lega fuori dal Governo.
6.Ritorno in maggioranza col Governo Draghi
Il 13 febbraio del 2021, in seguito alla caduta del Conte bis, è nato il governo guidato da Mario Draghi. L'ex presidente della Banca Centrale Europea gode dell'appoggio di una maggioranza a larghe intese che spazia dai partiti storicamente di destra quali Lega e Forza Italia a quelli di centro-sinistra (il Pd ad esempio), passando per Italia Viva e i Cinque stelle. In questo Governo di unità nazionale, sostenuto da una maggioranza che corrisponde alla quasi totalità dell'intero emiciclo parlamentare (Fratelli d'Italia non ne fa parte), la Lega è riuscita a ottenere tre ministri: Erika Stefani al ministero per le Disabilità; Giancarlo Giorgetti allo Sviluppo Economico e Massimo Garavaglia al Turismo. Il Carroccio conta inoltre un viceministro e otto sottosegretari.
7.La Lega durante il Governo Meloni
Con la vittoria delle elezioni da parte di Giorgia Meloni, la Lega è tornata al governo con la coalizione di centrodestra composta da Fratelli d'Italia, Lega e Forza Italia. Alle ultime elezioni il Carroccio ha preso l'8,9%, conquistando 66 seggi alla Camera e 29 al Senato. Il partito conta 5 ministri 2 viceministri e 9 sottosegretari. Matteo Salvini è stato nominato Vice Premier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti; Roberto Calderoli è diventato ministro per gli Affari Regionali e per le Autonomie, Alessandra Locatelli ministro per la famiglia e le disabilità, Giancarlo Giorgetti all'Economia e finanza, e Giuseppe Valditara è ministro dell'Istruzione e del merito.
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