Con l'avvicinarsi delle Elezioni politiche si fa un gran parlare in queste settimane della possibilità di "liste uniche" o comunque unitarie che possono nascere alla sinistra del Partito Democratico, tramite processi di unità dei vari soggetti politici esistenti.

Ma a prescindere dai vari cartelli elettorali che nasceranno da qui al voto del 2018, può essere interessante elencare tutti i movimenti, partiti e soggetti politici esistenti in Italia, fino a questo novembre 2017, che si collocano alla sinistra del Partito Democratico. Certo, si tratta di un elenco piuttosto spurio, con formazioni che in alcuni casi pochissimo hanno in comune l'una con l'altra per quanto riguarda tradizione, pratiche e ideologia, ma che comunque possono in qualche modo essere annoverate nella sinistra italiana odierna.

Vediamo meglio nel dettaglio.

Attualmente in Parlamento cinque soggetti a sinistra del PD

Partendo da chi si trova su posizioni politiche più "compatibili" con quelle del Pd, partiamo con il citare il Partito Socialista Italiano guidato da Riccardo Nencini, soggetto che tuttora fa parte della maggioranza di Governo e che verosimilmente farà parte anche dell'alleanza coi democratici verso le prossime elezioni. Secondo gli ultimi sviluppi, sempre in alleanza con i dem correrà anche Campo Progressista di Giuliano Pisapia. Mentre ormai a un passo dal dare vita a una lista unica alternativa al PD, probabilmente con Pietro Grasso come leader, sono Articolo Uno - MDP (di Speranza, D'Alema e Bersani), Sinistra Italiana (di Fratoianni e Vendola) e Possibile di Pippo Civati.

Le cinque forze politiche appena elencate sono tutte attualmente rappresentate in Parlamento, ma come vedremo fra poco ce ne sono molte altre, pur presenti con militanti e sedi nel territorio italiano, che non hanno al momento rappresentanza istituzionale, se non in alcuni consessi locali.

Fuori dal Parlamento almeno 15 fra partiti e movimenti si richiamano alla sinistra, al socialismo e al comunismo

Fra gli altri soggetti iniziamo con il Partito della Rifondazione Comunista, nato nel 1991 e attualmente guidato da Maurizio Acerbo, che sei mesi fa ha sostituito Paolo Ferrero dopo nove anni di segreteria. Più di recente è sorto il Partito Comunista Italiano, nato nel 2016, con un logo pressoché identico al disciolto PCI, il segretario attuale è Mauro Alboresi.

Sempre la definizione di "partito" la hanno anche altre formazioni, come il Partito Comunista dei Lavoratori (di Marco Ferrando), il Partito Comunista (di Marco Rizzo) e i trozkisti del Partito di Alternativa Comunista. Nella galassia anticapitalista non usano la formula "partito" invece Sinistra Anticapitalista (di Franco Turigliatto, nata nel 2013 dopo la fine di Sinistra Critica) e Sinistra Classe Rivoluzione (nata nel 2016 dopo l'uscita da Rifondazione della componente "Falce e Martello"). Esistente da molti anni è invece la Rete dei Comunisti, molto attiva soprattutto nel sindacalismo di base: tale organizzazione curiosamente proprio in occasione della manifestazione Eurostop dello scorso 11 novembre, ha per la prima volta sfilato con le proprie bandiere (rosse con sfumature gialle e bianche).

Da non dimenticare inoltre i CARC - Comitati di Appoggio alla Resistenza per il Comunismo, attivi ormai da 25 anni.

Proseguendo nell'excursus nei movimenti attivi nel mondo della sinistra, troviamo poi Senso Comune (nato nel novembre 2016 "per costituire una rete di cittadini che lavori per portare avanti una proposta di politica nuova al servizio della gente comune"), DemA (ovvero il soggetto del sindaco di Napoli Luigi De Magistris, che già si è presentato in diverse elezioni comunali anche fuori dalla Campania), Azione Civile (di Antonio Ingroia, che nei giorni scorsi ha dato vita alla "Lista del Popolo - La mossa del cavallo") e Risorgimento Socialista, nato nel 2015 da una costola sinistra del PSI e ora attivo per la ricomposizione di una sinistra alternativa al PD.

In tutto questo è bene ricordare l'esistenza di L'Altra Europa con Tsipras, coalizione rappresentata al Parlamento Europeo dopo il 4% ottenuto alle elezioni del 2014 e tutt'oggi ancora molto attiva in diversi territori italiani.

Infine chiudiamo con due formazioni politiche storiche della sinistra comunista, tuttora esistenti in diverse parti d'Italia: soggetti che per una precisa scelta ideologica mai si sono presentati alle "elezioni borghesi" ma che sono spesso visibili in numerose manifestazioni di piazza politiche e sindacali. Stiamo parlando del PMLI (Partito Marxista Leninista Italiano), soggetto che ha ormai compiuto 40 anni di vita ed è noto per la bandiera rossa con le effigi di Marx, Engels, Lenin, Mao e Stalin.

E dall'altro lato di Lotta Comunista, soggetto dichiaratamente leninista, noto per l'omonimo giornale diffuso da ormai decenni da parte dei suoi militanti fuori dalle fabbriche e dalle scuole di mezza Italia.

Conti fatti ci sono insomma almeno 20 soggetti politici in Italia che si collocano, più o meno marcatamente, a sinistra del Partito Democratico. Il tutto senza considerare gruppi locali, centri sociali e movimenti vari che spesso hanno comunque una forma organizzata anche piuttosto capillare.