Politica

Notizie, interviste, retroscena e curiosità: tutte le informazioni di politica e le novità che riguardano le attività parlamentari e di governo.

Il canale Politica ha l’obiettivo di aggiornare in tempo reale i suoi lettori su tutte le notizie che riguardano la maggioranza e le opposizioni, le attività di governo, parlamentari ed extraparlamentari, gli aspetti di politica interna ed europea, l'avvicinamento alle elezioni amministrative o nazionali, i retroscena e le interviste ai principali protagonisti della politica.

1.Come sono andate le elezioni politiche del 2022 in Italia?

Giorgia Meloni, che è a capo di Fratelli d’Italia, partito di estrema destra, ha vinto le elezioni del 25 settembre del 2022. FdI ha raccolto il 26% delle preferenze diventando il primo partito italiano, seguito dal Partito Democratico, al 19%, e dal Movimento Cinque Stelle (15,6% dei voti). La Lega di Matteo Salvini è stata scelta dall’8,9% degli elettori, Forza Italia di Silvio Berlusconi dall’8,3%. Il Terzo Polo, composto da Azione di Carlo Calenda e Italia dei Valori di Matteo Renzi, si è fermato al 7,7%, ma è stato il partito più votato dai giovani fino ai 24 anni. Seguono Verdi e Sinistra (3,5%) e +Europa (2,9%). Italexit, della triade di partiti rossobruni italiani, non ha superato la soglia di sbarramento del 3% valida per le liste che corrono al di fuori della coalizioni (il partito si è fermato all'1,9%). La colazione di centrodestra (Fratelli d'Italia, Lega e Forza Italia) ha conquistato 115 seggi al Senato e 235 alla Camera, per ottenere la maggioranza bisogna superare, rispettivamente, i 100 e i 200 seggi.

Nei giorni successivi sono iniziate le procedure per la formazione di un nuovo governo. La coalizione di centrodestra aveva stabilito, prima delle elezioni, che il capo del partito che avrebbe preso più voti, all'interno della coalizione, sarebbe automaticamente diventato il candidato premier di tutta la coalizione: è stata quindi Giorgia Meloni la prima presidente del Consiglio donna in Italia e la capo di governo più a destra di tutta la storia repubblicana del nostro Paese. Come vicepresidenti sono stati nominati Matteo Salvini, della Lega, e Antonio Tajani, di Forza Italia. Nello scegliere ministri e ministeri, sono state introdotte alcune novità: il ministro per la Protezione Civile ora è anche incaricato delle Politiche del Mare, ed è stato indicato Sebastiano Musumeci, di Fratelli d'Italia. È stato eletto un ministro delle Imprese e del Made in Italy: Adolfo Urso, sempre del partito di Giorgia Meloni. Al Ministero dell'Agricoltura è stata aggiunta la Sovranità Alimentare: lo guida Francesco Lollobrigida, di Fratelli d'Italia. Due in particolare le nuove diciture che hanno creato qualche polemica: l'aggiunta della "Natalità" al Ministero della Famiglia e delle Pari Opportunità, e del "Merito" al Ministero dell'Istruzione.

I Ministeri di peso hanno riservato invece poche sorprese: all'Interno c'è Matteo Piantedosi, ex Prefetto di Roma. Agli Esteri Antonio Tajani. All'Economia Giancarlo Giorgetti, dell'ala più moderata della Lega di Salvini. Alla Giustizia Carlo Nordio, di Fratelli d'Italia. Guido Crosetto, uno dei fondatori di FdI, è stato nominato ministro della Difesa. Il Governo così composto ha ricevuto la fiducia delle due Camere a fine ottobre.

Oggi a fare da contraltare a Giorgia Meloni c'è Elly Schlein, che è stata eletta Segretaria del Partito Democratico, la prima donna a ricoprire questo ruolo. Schlein ha 37 anni e ha cittadinanza italiana, svizzera e statunitense: gli elettori l'hanno scelta per le sue posizioni progressiste e di sinistra.

2.Com'è caduto il governo Draghi?

Il 21 luglio 2022 il presidente del Consiglio Mario Draghi ha rassegnato le sue dimissioni. Secondo diversi analisti, più che una causa scatenate, si dovrebbe parlare di diversi fattori. In un primo momento la crisi è stata aperta dalla decisione del Movimento 5 stelle di non votare la fiducia al decreto aiuti. In quel momento Draghi aveva rimesso il mandato nelle mani del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che aveva rifiutato le dimissioni chiedendo alla maggioranza di trovare una possibile soluzione. Soluzione che non è stata trovata anche per quanto richiesto da Lega e Forza Italia che in sostanza chiedevano l'allontanamento dei 5 stelle dal 'governo di unità nazionale'. Condizioni rifiutate da Draghi che ha quindi rassegnato per la seconda volta le sue dimissioni. In questo caso Mattarella ne ha "preso atto" e - come da prassi - ha chiesto al governo di rimanere in carica "per il disbrigo degli affari correnti".

3.Quando è iniziato il governo Draghi?

Dopo la crisi di governo di fine gennaio 2021, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, aveva dato a Mario Draghi l'incarico di formare un nuovo governo. Il 12 febbraio del 2021 l'ex presidente della BCE - sostenuto da una larga coalizione di partiti che andava dalla Lega di Matteo Salvini fino al Partito Democratico - aveva formato la sua squadra di governo suddivisa in 15 ministri "politici" e 8 tecnici.

4.Quanti governi ci sono stati in Italia e chi ha governato per più giorni?

In 74 anni di repubblica parlamentare, si sono succeduti 67 governi. Con 3.291 giorni effettivi, Silvio Berlusconi è stato il politico che ha governato per più giorni, in particolare grazie alle esperienze di governo del 2001 (governo Berlusconi II) e del 2008 (governo Berlusconi IV). È seguito, a distanza, da uno dei padri della Repubblica italiana, Alcide De Gasperi (2.485 giorni) e da due grandi protagonisti dei governi della Prima Repubblica: Giulio Andreotti (2.219 giorni) e Aldo Moro (2.071 giorni).

5.Quali sono stati i governi più longevi e quali quelli più brevi?

Il secondo e il quarto Governo Berlusconi sono gli esecutivi più longevi della storia della Repubblica: hanno governato 2692 giorni, più di sette anni. Il più breve è stato il primo governo di Amintore Fanfani (1954) con appena 22 giorni.

6.Qual è l'attuale sistema elettorale e come ci si è arrivati?

L’utilizzo di un sistema elettorale di tipo proporzionale, insieme con il ruolo di baricentro politico giocato dalla DC e la relativa alleanza con i vari partiti dell’arco costituzionale in chiave anticomunista, ha spesso favorito l’instabilità dei governi della Prima Repubblica, salvo rare eccezioni (ad esempio il Governo Craxi I del 1983). L’applicazione di una legge in larga parte maggioritaria (Mattarellum) e la presenza di un sistema bipolare formato da coalizioni ha favorito, al contrario, la maggiore stabilità di alcune esperienze di governo della Seconda Repubblica. L'attuale sistema elettorale è misto, si chiama Rosatellum ed è in vigore dal 2017 sostituendo le precedenti leggi elettorali italiane: l'Italicum (valida solo per la Camera dei deputati, legato al fallito Referendum costituzionale del 2016) e il Porcellum (in vigore per il Senato della Repubblica, non abrogata dall'Italicum), entrambi soggette a pronunce di parziale incostituzionalità da parte della Corte Costituzionale. Secondo il Rosatellum, che prende il nome dal suo relatore Ettore Rosato (Italia Viva) il 37% dei seggi (232 alla Camera e 116 al Senato) è assegnato con un sistema maggioritario, mentre il 61% è ripartito proporzionalmente. Il restante 2% è destinato al voto degli italiani residenti all'estero e viene assegnato con un sistema proporzionale. Ha visto la sua prima e finora unica applicazione alle elezioni politiche del 4 marzo 2018.

7.Quali sono i partiti politici presenti in Parlamento?

I partiti presenti in Parlamento con gruppo parlamentare autonomo sono:

Ci sono poi i rappresentanti delle minoranze linguistiche, i parlamentari che non aderiscono ad alcun gruppo politico, e i senatori a vita.

8.Qual è stato il premier più giovane e quale quello più anziano?

Matteo Renzi, salito a Palazzo Chigi nel 2014 è stato il più giovane premier della Repubblica italiana: aveva 39 anni. Amintore Fanfani è stato invece il più anziano presidente del Consiglio italiano: aveva 79 anni. Il suo sesto e ultimo governo non ottenne la fiducia nel 1987 e durò poco più di 100 giorni.

9.Qual è la forma di governo italiana e come si è evoluta storicamente?

La prima forma di governo dell'Italia unita è stata quella monarchico-costituzionale che si è lentamente evoluta in direzione di quella monarchico-parlamentare. Processo evolutivo interrotto dalla dittatura fascista che ha sovvertito la natura dello Stato. A seguito del referendum istituzionale del 1946, l'Italia ha adottato una forma di governo repubblicana parlamentare. Le sue principali caratteristiche sono: ruolo predominante affidato al Parlamento; pluralità dei partiti politici; neutralità del capo dello Stato; articolazione territoriale di tipo territorialista.

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