Blasting Talks, interviste esclusive

Blasting Talks offre ai lettori di Blasting News l'opportunità di conoscere ed approfondire il punto di vista e le opinioni dei leader delle maggiori organizzazioni nazionali ed internazionali in campo economico, sociale, istituzionale, politico e culturale.

Le interviste realizzate dalla redazione di Blasting News puntano l'attenzione sulle sfide che queste organizzazioni affrontano in un mondo sempre più digitalizzato e sulle profonde trasformazioni socio-economiche che il genere umano sta vivendo in questo periodo senza precedenti.

Dieci anni circa sono il tempo che ci resta per evitare che il pianeta diventi un luogo inabitabile per l'umanità. I dati della NASA mostrano che il decennio 2010-2019 è stato il più caldo mai registrato. Nel 2020 abbiamo assistito a temperature crescenti, incendi, ondate di calore marine, tempeste mortali e massicci scioglimenti dei ghiacciai. Pertanto, il nostro pianeta chiede aiuto e noi dobbiamo ascoltarlo e agire per aiutarlo. Da Hindou Oumarou Ibrahim - attivista per il cambiamento climatico e direttore dell'Associazione delle donne Fulani e dei popoli indigeni del Ciad (AFPAT) - a Jeroom Remmers - direttore della nonprofit True Animal Protein Price Coalition (Tapp Coalition) con sede nei Paesi Bassi - quattro attivisti per il clima ritraggono il futuro del nostro pianeta e ci raccontano come possiamo cambiare questa situazione attraverso una serie di interviste esclusive.

Leggi la serie sui cambiamenti climatici.

Negli ultimi dieci anni i social media sono diventati il modo principale attraverso il quale leggiamo e condividiamo le notizie. E lo facciamo a una velocità senza precedenti. Se da un lato questo può essere visto come un miglioramento, dall'altro comporta anche rischi cruciali che tuttavia gli utenti dei social media hanno il potere di combattere.

Per BlastingTalks abbiamo intervistato alcuni dei leader del progetto EUNOMIA una piattaforma open-source, studiata per agevolare l'utente e che aiuta coloro che usano i social media a combattere la disinformazione. Loukas ci ha anche parlato di come i giornalisti possono e devono aiutare gli utenti in questo processo. Eunomia è attualmente finanziato dall'Unione Europea attraverso il programma di ricerca Horizon 2020 e Blasting News è parte di questo progetto.

Leggi qui le interviste della serie:

• Leggi l'intervista completa con George Loukas (qui la versione in italiano).
• Leggi l'intervista completa con Sorin Adam Matei (qui la versione in italiano).
• Leggi l'intervista completa con Pinelopi Troullinou (qui la versione in italiano).
• Leggi l'intervista completa con Klitos Christodoulou (qui la versione in italiano).

La diffusione di Internet a partire dagli anni ’90 e la proliferazione delle piattaforme dei social media ha rappresentato un terremoto per l'industria dei media. E oggi, mentre i media tradizionali cercano di adattarsi a questa nuova realtà, l'universo digitale ha dato ai semplici consumatori di informazioni una possibilità senza precedenti: diventare creatori di contenuti. Abbiamo intervistato cinque teorici dei media che ci hanno parlato di giornalismo digitale, disinformazione e trasparenza.

• Leggi l'intervista a Jeff Jarvis, professore alla Newmark J School di New York.
• Leggi l'intervista a Sally Lehrman di The Trust Project.
• Leggi l'intervista a Claire Wardle di First Draft.
• Leggi l'intervista a Richard Gingras, vice presidente delle news di Google.
• Leggi l'intervista al teorico dei media Douglas Rushkoff.

Nel 2013 Blasting News è nato con l’obiettivo di dare a ogni persona la possibilità di raccontare una storia e distribuirla su una piattaforma sicura, apolitica e aperta a tutti i punti di vista. L’idea di Blasting News è nata dal basso, seguendo le idee che in quegli anni diversi teorici dei media statunitensi tra i quali Jeff Jarvis e Jay Rosen stavano sviluppando: il giornalismo era in crisi e doveva rinascere dando voce ai cittadini, creando un dialogo costante con le comunità - che è poi la missione del giornalismo migliore. Tutto questo non ha portato alla cancellazione del giornalismo tradizionale e della professione di giornalista ma ha rappresentato un momento di passaggio che è ancora in corso. In quegli anni si è parlato di Social Journalism, Community Journalism, Citizen Journalism. Sono nati milioni di blog, piattaforme, idee, progetti. Molti sono svaniti in pochi anni. Altri continuano a produrre contenuti e a guidare l’innovazione nel giornalismo. Sin dall’inizio l’obiettivo di Blasting News è stato quello di creare un nuovo ecosistema dei media in cui giornalisti, cittadini, comunità potessero lavorare uniti per migliorare le democrazie, rendendole società aperte e inclusive.

Per questo pubblichiamo in cinque puntate “Il futuro della democrazia tra violenza pandemica e progettualità necessaria” di Riccardo Roni, dottore di ricerca in Filosofia presso l'Università di Firenze, abilitato alle funzioni di professore associato di Storia della filosofia e di Filosofia morale, e componente del Direttivo nazionale della Società Filosofica Italiana. Crediamo che questo saggio possa aprire il dibattito necessario per capire il futuro delle democrazie in un mondo post-pandemico, dove la battaglia più impegnativa dei prossimi decenni dovrà essere condotta proprio contro le sempre più sofisticate forme di violenza spaziale, temporale e linguistica tra realtà empirica e realtà virtuale. La battaglia si concentrerà nei confronti del ricorso "strumentale" alla tecnologia (dilagare incontrollato dell'intelligenza artificiale, dominio onnipervasivo degli algoritmi, attacchi informatici sempre più frequenti, utilizzo improprio e sregolato dei social media...), funzionale alla disumanizzazione (e dunque alla riconfigurazione ancora una volta strumentale, magari su basi autoritarie) di tutte quelle relazioni significative, concrete, plurali, e perciò inclusive, che costituiscono il tessuto connettivo delle migliori democrazie e delle "società aperte".

• Leggi la prima puntata: la democrazia di fronte alla violenza linguistica
• Leggi la seconda puntata: la democrazia di fronte alla violenza temporale
• Leggi la terza puntata: la democrazia di fronte alla violenza spaziale
• Leggi la quarta puntata: la democrazia di fronte alla violenza etico-politica
• Leggi la quinta puntata: Il destino della democrazia: per un nuovo "spazio sociale della ragione"

Il primo ciclo di interviste di Blasting Talks approfondisce l'impatto che l'emergenza COVID-19 sta avendo sul sistema-Italia attraverso le voci dei protagonisti della scena economica e sociale.

Sulla base dell'esperienza che ciascuno sta acquisendo in prima persona, le interviste di Blasting Talks cercheranno di approfondire quali sono le precauzioni e le azioni che, nell'opinione degli intervistati, ciascun settore dovrà intraprendere per prevenire, o mitigare, un'eventuale nuova pandemia su scala globale.

• Distanziamento sociale, lockdown ad intermittenza e telelavoro: questa sarà la nuova "vita normale" che vivremo a causa della pandemia di COVID-19. Lavoreremo da casa, saremo sempre di più connessi online e cambieremo le modalità con cui interagiamo con gli altri. Le nostre strutture economiche e sociali sono pronte per gestire le conseguenze di questo cambiamento? Quali sono i rischi e le opportunità della situazione?

• COVID-19 ha accelerato la transizione verso un mondo completamente digitale. Siamo i precursori di una profonda trasformazione nelle modalità in cui l'umanità vive ed interagisce con il resto del mondo. Siamo pronti per questa nuova realtà? Dobbiamo abbracciare questo cambiamento o dobbiamo lottare per ritornare quanto prima alla situazione pre COVID-19?

• Winston Churchill una volta disse: "Mai lasciare che una crisi vada sprecata". Ogni crisi nasconde opportunità per rendere qualunque sistema un sistema migliore di quanto non fosse. Quali sono le azioni che le organizzazioni nazionali ed internazionali stanno intraprendendo per rimodellare e rendere migliori i propri business alla luce dei cambiamenti imposti da questo periodo senza precedenti nella storia?

• In che modo i diversi ambiti economici e sociali sono stati direttamente impattati dalla pandemia? Quali strategie sono state utilizzate per mitigarne gli effetti?